La mia città è una strana città. O meglio.. è uno strano paese, dove tutti si conoscono e dove paiono non esistere segreti. Io dico sempre che dalla mia città voglio scappare. Eppure ci son delle sere in cui la mia città mi sembra luminosa ed ogni singolo luogo mi trasporta lontana del tempo. Ci sono sere in cui le persone mi sembrano tutte simpatiche, in cui un'amica diventa un faro e il futuro pare meno scuro.
La mia città ha tante ciminiere, la mia città ha tante fabbriche ma ormai i rumori dei telai sembrano lacrime di nostalgia per tempi migliori ormai andati. Eppure in certe sere la mia città diventa il centro del mondo e diventa il più bel futuro cui posso aspirare. Le luci dei lampioni, le urla dei ragazzi, i cinesi in bicicletta, le rotonde a sei corsie assumono il fascino di una splendida poesia.
Ci sono sere in cui il pub più infimo diventa il centro della terra.
Ci sono sere in cui forse dovrei bere meno.
Buonanotte
martedì 29 aprile 2008
Prato
Pubblicato da Guerriere del Comma alle 02:11 5 commenti
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