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giovedì 13 marzo 2008

De Biblioteca

Oggi sono stata in Biblioteca... Quando vado in Biblioteca significa che:

1) in casa non si può stare. Mia mamma deve dare l'aspirapolvere, i muratori c'hanno da tirare su palazzi da 38 appartamenti ciascuno nel terreno a circa 1/2 metro dalla mia finestra (e per inciso questi muratori dovrebbero partecipare alla selezione di Amici di Maria de Filippi! Non fanno altro che intonare amabili canzoni popolar-campane e io mi trovo a canticchiare insieme a loro).

2)non ho voglia di studiare. Lo so, dovrebbe essere l'esatto contrario, ma via, in Biblioteca io non sono capace di studiare. Se non sono sotto esame, è molto facile cadere nella tentazione di fare giusto quel milione di "pausa-cicco" e "pausa-caffè". Se poi vai in biblioteca con l'amica dal cuore spezzato da un bastardo traditore è anche più facile stare tutto il pomeriggio a parlare di quanto l'ha scampata bella a liberarsene.

3) necessito di approfondire il mio studio consultando altri manuali oltre quello obbligatoro per l'esame. Non è vero, ma non mi veniva in mente altro e non esiste una lista di soli 2 punti...



p.s. c'è anche chi va in biblioteca per imbroccare, ma non è questo il mio caso,eh...

mercoledì 12 marzo 2008

Felicità è anche non accorgersi che in realtà si è soli

Qualche giorno fa ho visto in tv Giovanni Allevi, un celebre compositore. Be', una persona a dir poco particolare, piena di energia che pare trasudare da quel suo cesto di capelli ricci incontenibili. Ha raccontato di essere una persona piuttosto ansiosa,di soffrire di attacchi di panico ma di avere una sua cura personale: in questi momenti, suona una sua composizione, dall'effetto distensivo e, se non può, se la canticchia nella testa.

Ci ho riflettuto e ho cercato di pensare a cosa faccia io nei momenti in cui ho bisogno di distendere i nervi . Mi è venuto in mente solo ieri sera quando non riuscivo a dormire, con la testa affollata da mille pensieri. Non so come, ma quello che durante il giorno è un problema durante la notte diventa un fantasma. Automaticamente, ho preso dalla mia libreria un libro e ho cominciato e leggere, a caso. Ogni volta scopro cose nuove, descrizioni che mi erano sfuggite, parole evocative, sentimenti così miei. Adoro leggere. Ho letto molti libri, anche molto più impegnativi, anche più "seriosi", ma niente pulisce il mio cervello come Kitchen di Banana Yoshimoto.

Questa giornata è buia e umida come una cantina, maledizione! Vi lascio a questa splendida musica sperando che abbia su di voi lo stesso effetto che ha sul suo autore...

giovedì 6 marzo 2008

Sondaggio per le Vacanze

E vincono i si! La maggioranza dei votanti venderebbe regali preziosi dell’ ex per pagarsi una bella vacanza!

Questo sondaggio è nato davanti ad una cena cinese annaffiata da pinot grigio!

Io e l’ altra stavamo monitorando l’intero globo per trovare la destinazione della nostra prossima estate; quando, tra un boccone di pollo al satè e di pollo alla malaisyana, un brutto pensiero ci sopraggiunse: “Con quali soldi ce la paghiamo la vacanza?”.

Da sempre, io e l’ altra ci siamo divise tra mille attività: studio, lavoro1, lavoro2, piscina, palestra, amici, fidanzati…ma in quest’ultimo periodo abbiamo deciso di chiudere tutto fuori dalla porta e di vivere la vita COME AVEVAMO BISOGNO DI VIVERLA!

Conclusioni? Non avevamo un euro!

E allora sul bambù alla piastra, abbiamo iniziato a stilare una lista di possibili lavori, che si sarebbero dovuti incastrare con tesi ed esami...un delirio!

Al brindisi finale, forse per colpa della frutta caramellata, parlavamo di nosrti c.d. "ex-bastardidentroefuori", che insieme alle vacanze senza un soldo e ai mille lavori in cui ci volevamo impegnare, rendevano l'aria ancora più depressa e paranoica.
Come risolvere le vacanze? Vendere i regali dell' "ex-bastardodentroefuori"!

Ma poi con sguardo d'intesa ci siamo detti: "No, non si può fare! Noi s' ha dei valori!".